Lasciamo l'Argentina con la sensazione di esserci persi qualcosa ma chi lo sa..magari in un prossimo futuro. La rotta é quella che ci porta a San Paolo, capitale industriale del Brasile e produttrice del 60% della ricchezza di questo immenso paese. Qui inoltre c'é una forte influenza italiana e il primo grattacielo della cittá fu proprio costruito dal conte Martinelli nel'29 sotto gli occhi increduli (si dice) dei brasiliani, che avrebbero giurato sarebbe crollato. Il grattacielo del conte é ancora li, solo che attorno ne son cresciuti altri 5000. La cittá é enorme e piena di eccessi, non ha piú niente che ricordi la natura esplosiva ma si presenta piú che altro come una metropoli molto avanzata. Questa volta abbiamo deciso di concederci un po' di lusso e sogiornare in Hotel, l'intenzione piú che visitare la cittá é quella di riposarsi per affrontare l'ultimo viaggio, quello di ritorno e forse dobbiamo ammettere ci siam persi qualcosa..
Ebbene anche nel volo di ritorno abbiamo dovuto mantenere lo spirito che ha caratterizzato gli ultimi due mesi, il che risulta in un volo che invece di portarci a Milano fará: San Paolo-Lome (Togo), Lome -Addis Abeba (Ethiopia), Addis Abeba-Roma, Roma-Milano. Quindi per ritornare attraverseremo anche l'intera Africa. L'Aereo é un modernissimo 787 la cui struttura é al 50% in fibra di carbonio, la pressurizzazione interna é cosa mai provata come lo é l'insonorizzazione, gli obló sono in vetro fotocromatico che varia l'oscuramento tramite un bottone. Ci portano pranzo e cena accompagnata da vino merlot francese. Arrivati a Addis Abeba (unico scalo in cui dobbiamo scendere) avremmo voluto provare qualche piatto tipico ma purtroppo non siamo preparati con le valute e quindi le uniche cose che possiamo dirvi dell'Ethiopia sono: "di notte fa freddo! L'aereoporto é infestato di Cinesi e Koreani e il caffé é ottimo, il piú buon caffé mai assaggiato fuori dall'Italia (e potrebbe competere anche con molti nel bel paese).
Giunti a Milano finalmente baciamo terra e torniamo ad essere le persone normali di prima. Tristi nel dover lasciare un avventura, ma felici di avere la fortuna di vivere in questo paese invidiato in ogni sua sfacettatura da tutto il mondo molto piú di quel che si pensa.
Ebbene anche nel volo di ritorno abbiamo dovuto mantenere lo spirito che ha caratterizzato gli ultimi due mesi, il che risulta in un volo che invece di portarci a Milano fará: San Paolo-Lome (Togo), Lome -Addis Abeba (Ethiopia), Addis Abeba-Roma, Roma-Milano. Quindi per ritornare attraverseremo anche l'intera Africa. L'Aereo é un modernissimo 787 la cui struttura é al 50% in fibra di carbonio, la pressurizzazione interna é cosa mai provata come lo é l'insonorizzazione, gli obló sono in vetro fotocromatico che varia l'oscuramento tramite un bottone. Ci portano pranzo e cena accompagnata da vino merlot francese. Arrivati a Addis Abeba (unico scalo in cui dobbiamo scendere) avremmo voluto provare qualche piatto tipico ma purtroppo non siamo preparati con le valute e quindi le uniche cose che possiamo dirvi dell'Ethiopia sono: "di notte fa freddo! L'aereoporto é infestato di Cinesi e Koreani e il caffé é ottimo, il piú buon caffé mai assaggiato fuori dall'Italia (e potrebbe competere anche con molti nel bel paese).
Giunti a Milano finalmente baciamo terra e torniamo ad essere le persone normali di prima. Tristi nel dover lasciare un avventura, ma felici di avere la fortuna di vivere in questo paese invidiato in ogni sua sfacettatura da tutto il mondo molto piú di quel che si pensa.
Nelle foto: distanze di Etiopia e Italia dall'aereoporto di Lome (Togo). Grattacieli stile "Star wars" e cupolone in pelle a Sao Paolo. Cartolina ricordo scattata nell'aereoporto di San Paolo appena prima si partire.
Vorrei ringraziare di cuore chiunque abbia fatto parte di questa esperienza, a partire da Anna, ma anche tutte le persone che abbiamo conosciuto e incontrato. Vorrei inoltre ringraziare i Brasiliani per aver fatto del loro meglio nel capirci e quando necessario nell'aiutarci (peró l'inglese ragazzi..eh), gli amici di Vitoria Rio e Belo Horizonte, siete grandi! Un ringraziamento anche alla parte brutta del Brasile per averci acettato senza mai averci rapinato o ancor peggio ucciso. Ringrazio Leopoldo Ribeiro per avermi insegnato a far la Caipirinha. Ringrazio l'Ethiopian airlines per averci riportato a casa, a quel prezzo non so come sia possibile! Ringrazio anche tutti i Frutti Amazzoni che mi son magnato per avermi sfamato e avermi fatto provare sensazioni nuove! Ciao, boa sorte a tudo mundo, beleza.
Andrea

Non é un modo di dire..siam veramente passati per l'Etiopia
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