Promettendoci di tornare, un giorno, per approfondire la conoscenza di questa foresta cosí bella e piena di sorprese, ci apprestiamo ad un altro lungo viaggio: 1800 km in pullman (36 ore di viaggio).
Oltre al freddo gelido ed alla dolenzía sacrale tipica di viaggi di questo tipo, questa volta, con nostro grande stupore, scopriamo che piú del 50% del tragitto non é asfaltato, bensí di Laterite battuta (terra rossa molto compatta) ormai scavata e dissestata dagli agenti atmosferici. I guardrail non esistono, i dirupi si susseguono e i ponti sui fiumi sono in legno. Ma se con un 4x4 l'esperienza puó essere emozionante, su di un pullman, con 46 persone a bordo lanciato ad una media di 100 km/h, non lo é molto.
Con una mano stringo quella di Andre con la forza di una partoriente con l'altra mi chiudo gli occhi. Lui in compenso ride e si diverte. D'altra parte il paesaggio é incantevole, inizialmente fitta vegetazione intervallata a rilievi rocciosi, che man mano lasciano il posto a immense praterie abitate da bovini e Gauchos! Veri e propri cowboy, sembra un film western!
Lungo questa "strada" incontriamo anche innumerevoli agglomerati urbani, davvero molto graziosi e moderni anche nel nome; esempio: CASTEL DO SONHO (si legge sogno) e SORRISO.
Alle 3 del mattino arriviamo alla rodoviaria di Cuiabá (capitale del Mato Grosso) e aspettiamo finché non sorge il sole. Poi raggiungiamo l'hostello e li....collassiamo.
Cuiabá non ci offre niente di interessante se non un caldo che ricorda quello Mantovano di fine luglio, quindi decidiamo di noleggiare un auto e dedicare i due giorni successivi alla scoperta della vicina Chapada do Guimarâes. Questo altopiano sugli 800 metri, oltre ad essere il centro geodesico del Sud America (come noi consultate wikipedia), ci regala paesaggi mozzafiato, animali che sembrano usciti da un cartone animato e una "frescura" rigenerante. Divertente é stato l'incontro con una specie di esemplari di ministruzzo dalle ciglia lunghe, ai quali piaceva correre davanti e in fianco all'auto (...o forse ad Andrea piaceva inseguirli?...non si é ben capito!), armadilli indecisi se scappare o farsi investire, migliaia di pappagalli e tucani. Non soddisfatti dell' ultimo viaggio la nostra prossima tappa dista 2600 km.
lunedì 16 dicembre 2013
Settima sosta: Mato Grosso
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Pericolo di caduta massi o voi nel burrone? Opterei per la seconda. Meno male che ti tenevi!
RispondiEliminaIl cartello sembra chiaro
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