domenica 8 dicembre 2013

Crociera sul Rio delle Amazzoni

Quando, da bambini, si pensa al Rio delle Amazzoni, si viene immediatamente trasportati in un mondo mitologico, cosí lontano da sembrare appartenere ad un altro pianeta: non é poi un idea del tutto sbagliata!
Mercoledi, ore 9: sistemiamo le nostre amache sul ponte centrale; in modo tale che siano abbastanza lontane dai bagni e dal motore; scegliamo con cura il punto preciso, la giusta distanza tra le nostre due amache, in modo che non si tocchino troppo con le altre giá appese...perfetto!
Soddisfatti spendiamo il resto della giornata ad accumulare sufficiente cibo ed acqua per tutto il viaggio.
Ore 17: torniamo al porto per imbarcarci. Carichi di zaini, zainetti, borse e borracce giá pregustiamo il relax del ciondolio dell'amaca tra un leggero venticello. Non ci serve che un'occhiata al battello, peró, per capire che di tutto si tratta meno che di tranquillita e silenzio: il ponte"amache" si é trasformato in un groviglio di reti impenetrabile. Ma siamo troppo eccitati dalla artwnza che la vista di ció che ci aspetterá la notte non scalfisce per nulla i nostri sorrisi.
Come bambini esploriamo tutto il territorio navale, e infine decidiamo di goderci, sorseggiando una gelida Schin, la partenza sul ponte superiore.
Ore 19: si parte. É giá buio. Lentamente le infinite luci di Belém lasciano posto alla totale oscuritá da cui peró si intravvedono i profili della foresta su entrambe le rive.
Sognando il Rio che ancora non ci é concesso assaporare, ci prepariamo per la notte e a questo punto la questione si fa davvero soffocante. Con circensi acrobazie riusciamo a raggiungere le nostre amache e, accolti dai sorrisi maliziosi dei nostri vicini proviamo, senza successo, a sdraiarci: impossibile! Optiamo quindi per uma soluzione"a castello": la mia amaca, piú piccola, sopra, quella di Andre sotto: cosí é meglio. (sconcertante vedere come donne, uomini, vecchi, bambini dormano completamente appiccicati tra le gomitate di quello di destra e i piedi in faccia di quello di sinistra, senza mai innervosirsi).
Il giorno seguente lo trascorriamo interamente sul ponte superiore affascinati da questo mondo tutto nuovo. Il primo tratto di navigazione viene percorso attraverso un rio che collega Belém al Rio delle Amazzoni. É proprio uno spettacolo! Un lungo nastro di acqua color ovra costeggiato da fitta foresta vergine, da cui, di quando in quando, spunta qualche palafitta: qualcuna meglio tenuta qualcuja marcia, ma tutte dotate di un piccolo molo e di una canoa in legno. Al nostro passaggio queste piccole imbarcazioni si portano al centro del fiume: sono bambini che aspettano che si butti loro un pacchetto di patatine. A volte queste canoe son dotate di motore e uncino legato ad una fune, che serve per agganciarsi alla nave in moto. Con grande agilitá una moltitudine di ragazzini salta dentro la nave. Sembra un attacco pirata d'altri tempi. Ma quá é normale e i ragazzini vengono accettati dalla gente e passano qualche miglio con noi; poi sganciano le loro barchette e tornano alle palafitte.
Seconda notte: un inferno! Nessuna possibilitá di movimento. Finché finalmente ad uno degli innumerevoli scali qualcuno scende e verso i bagni qualche posro si libera. Allora decidiamo di cambiare postazione; velocemente disfiamo i nodi e Andre, che per chi non lo sapesse vanta un 'eccelssa cariera in merito, si appresta a rifarne di nuovi. Ma mentre é intento a scegliere il migliore molti uomini, non capendo cosa significhino quei passaggi di corda si offrono per aiutarci. Li lasciamo fare e il risultato é un groppo indefinito di nodi elementari evidentemente indissolubili. Ci guardiamo e pensiamo a cosa avrebbe detto di loro Fede:"ma é stupido?".
Comunque la nuiva posizione risulta migliore e confortevole.
Venerdí é il giorno del grande Rio. Eccolo finalmente! Non avremmo mai immaginato potesse essere cosí grande, immenso. Pensate che nel punto piú largo le due sponde distano ben 45 km!
Le imbarcazioni degli Indios sono ormai sparite, anche perché si percepisce con chiarezza il disboscamento inesorabile, che strappa via ettari di foredta anche in riva al fiume, cosí le rive cedono portandosi dietro alberi, terra e ogni tanto buoi!
Il Rio ci regala di quando in quando lo spettacolo di qualche delfino...eggiá, il Rio é popolato anche da delfini sia classici grigi che i piú rari Boto, delfini rosa.
Cosí passa anche l'ultimo giorno, e sabato mattina, appena svegli, intravediamo Santarém. Scendiamo dalla nostra nave crociera, ignari di quello che ci attende.
VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=ywOznTAD1Bk&feature=youtube_gdata_player

3 commenti:

  1. bellissima la foto delle amache....spero che abbiate fatto una foto anche ai nodi!!!

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  2. Ciao ragazzi. Aspetto i vostri racconti come un bambino la lettura di una favola che dona il piacere del sogno . E aspetto anche l'aiuto dello zio Marco per vedere il video.
    Ultime news : Renzi è il nuovo segr. del PD. Il movimento dei forconi si fa sentire :ieri e anche oggi a Milano e non solo. Ieri i funerali di Stato di Madiba Il Grande Nelson Mandela evento storico mondiale. Il vento sta cambiando? Mamma Liana

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  3. Ciao ... certo che rispetto al grigiore che ci aspetta fuori casa i colori delle vostre foto ci fanno andare in depressione .... vabbè.

    Aggiungo il "solito" aiuto per il vostro video: Crociera sul Rio delle Amazzoni

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